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Registrazione del contratto di locazione ecco quello che bisogna sapere

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Pubblicato da Passionecasa immobiliare in Norme · 23 Marzo 2023
Tags: locazioneregistrazionecontratto
Registrazione del contratto di locazione ecco quello che bisogna sapere

La registrazione dei contratti di locazione è un passaggio fondamentale per chi intende affittare un immobile. La registrazione del contratto di locazione presso l’Agenzia delle Entrate è obbligatoria nei casi in cui la locazione abbia una durata superiore ai 30 giorni complessivi nell’anno solare In Italia, infatti, la legge prevede l'obbligo di registrare i contratti di locazione presso l'Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla data di stipula. Ma quali sono le ragioni di tale obbligo e quali sono i passaggi da seguire per procedere alla registrazione? Ecco tutto ciò che c'è da sapere sulla registrazione dei contratti di locazione.

Perché registrare un contratto di locazione?

La registrazione del contratto di locazione rappresenta un'importante garanzia per il locatario, poiché consente di tutelarsi da eventuali frodi o sfratti illegittimi. In caso di mancata registrazione, infatti, il contratto non ha alcun valore legale e il locatore potrebbe richiedere il rilascio dell'immobile anche prima della scadenza prevista.
Inoltre, la registrazione del contratto rappresenta un'importante fonte di reddito per lo Stato, poiché comporta il pagamento dell'imposta di registro, calcolata in base alla durata del contratto e al canone di locazione.
Come registrare un contratto di locazione?
La registrazione del contratto di locazione può avvenire in diversi modi:
• Online, tramite il servizio telematico dell'Agenzia delle Entrate: questo è il metodo più rapido ed efficiente, poiché consente di effettuare la registrazione direttamente da casa, senza doversi recare presso gli sportelli dell'Agenzia. Per utilizzare il servizio telematico, è necessario possedere un'identità digitale (SPID) o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
• Presso gli sportelli dell'Agenzia delle Entrate: in questo caso, è necessario presentarsi personalmente presso uno degli uffici dell'Agenzia e compilare il modulo di registrazione del contratto. In alternativa, è possibile effettuare la registrazione tramite un intermediario abilitato (ad esempio, un commercialista o un agente immobiliare).
• Per corrispondenza: è possibile inviare il modulo di registrazione del contratto per posta raccomandata con avviso di ricevimento. In questo caso, è necessario allegare una copia del contratto di locazione e il pagamento dell'imposta di registro.

Quali documenti sono necessari per la registrazione?

Per registrare un contratto di locazione, è necessario presentare i seguenti documenti:
• Il modulo di registrazione del contratto, disponibile presso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate o sul sito web dell'Agenzia stessa;
• Una copia del contratto di locazione, firmata da entrambe le parti;
• Una copia della carta di identità del locatore e del locatario;
• Il pagamento dell'imposta di registro, calcolata in base alla durata del contratto e al canone di locazione.
• Attestazione di Prestazione Energetica (APE). Infatti, in caso di registrazione del contratto di locazione all’Agenzia delle Entrate, l’APE è obbligatoria, pena sanzione

Quali sono i costi della registrazione?

I costi della registrazione del contratto di locazione dipendono dalla durata del contratto e dal canone di locazione.
La registrazione del contratto di locazione presso l’Agenzia delle Entrate prevede il pagamento di alcune imposte a carico di locatore e conduttore, in parti uguali. La prima è l’imposta di bollo, pari a 16 euro (per ogni 100 righe o 4 facciate del contratto), che va applicata su ogni copia del contratto da registrare. Nel caso di registrazione del contratto di locazione online presso l’Agenzia delle Entrate, l’imposta di bollo viene calcolata direttamente dal sistema.
La seconda è l’imposta di registro, che varia in base alla tipologia di immobile affittato. Per i contratti pluriennali, quando la tassa viene pagata, al momento della registrazione e per l’intera durata del contratto, questa è pari al 2% del corrispettivo complessivo. Se, invece, viene versata anno per anno, corrisponde al 2% del canone relativo a ciascuna annualità. Ovviamente, chi decide di versare l’imposta di registro per l’intera durata del contratto ha diritto ad uno sconto.

Registrazione contratto di locazione con cedolare secca

Quando si decide di effettuare la registrazione del contratto di locazione con cedolare secca presso l’Agenzia delle Entrate, le procedure da seguire e le tempistiche da rispettare per l’operazione rimangono le stesse. L’unica cosa che cambia per coloro che effettuano presso l’Agenzia delle Entrate, la registrazione del contratto con cedolare secca è l’esonero dal pagamento dell’imposta di registro e di bollo.
Quando, tuttavia, l’opzione non viene esercitata all’inizio, la registrazione segue le regole ordinarie; questo significa che imposta di bollo e di registro son dovute e non possono più essere rimborsate.
Cosa succede se si effettua la registrazione del contratto di locazione in ritardo?
Quando la registrazione del contratto di locazione presso l’Agenzia delle Entrate viene effettuata in ritardo, locatore e conduttore incorrono in sanzioni dal punto di vista fiscale e civile. Alla mancata registrazione segue, infatti, la dichiarazione di nullità del contratto. Questa determina la possibilità per il conduttore di richiedere indietro i canoni pagati al locatore.

Registrazione del contratto di locazione in ritardo

Per quanto riguarda le sanzioni amministrative, queste variano in base al tempo trascorso dalla data della mancata registrazione del contratto. Secondo quanto previsto dall’art. 69 D.P.R. n.131/1986, l’omessa registrazione del contratto di locazione è punita con una sanzione dal 120% al 240% dell’imposta dovuta con un minimo di 200€, ridotta dal 60% al 120% nei casi in cui il ritardo non superi i 30 giorni. Ciononostante, la sanzione si riduce se si regolarizza la registrazione del contratto di locazione presso l’Agenzia delle Entrate, godendo dell’istituto del ravvedimento operoso.




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